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ANELLO DEL MONTE CIVITA
(SPELONGA – MONTE CIVITA – CHIESA MADONNA DELLA NEVE – EREMO MADONNA DEI SANTI – SPELONGA)

Questo circuito ad anello vi permetterà di esplorare i percorsi sopra il Monte Civita (1.049 mslm) che collegano le frazioni di Spelonga e Faete, e scoprire autentici gioielli architettonici nascosti nella quiete di castagneti secolari: parliamo della Chiesa della Madonna della Neve (XV sec.) e dell’Eremo della Madonna dei Santi (XVI sec.), testimonianze della ricchezza culturale e spirituale dell’entroterra piceno.
L’itinerario proposto risulta essere particolarmente interessante anche per via dell’eccezionale panoramica offerta dalla sommità del Monte Civita, da cui sarà possibile spaziare a 360° sui principali gruppi montuosi della zona: dal Monte Vettore (2476 mslm: il rilievo più alto dei Sibillini), scendendo verso la valle del Tronto ed il gruppo del Monte Ceresa, e dal lato opposto sui Monti della Laga, i Monti Gemelli ed il gruppo del Gran Sasso.

Itinerario particolarmente interessante, per il quale è necessario fare una precisazione in più: poiché attraversa dei castagneti, si specifica che gli stessi rappresentano una risorsa vitale per i proprietari. Pertanto, per rispetto verso la montagna e le sue genti, si pregano i visitatori di restare sul percorso segnato, di non raccogliere castagne, marroni o ricci lungo il tracciato e di limitarne la frequentazione nel mese di ottobre (periodo della raccolta).

ITINERARIO:
Lasciato il mezzo a Spelonga, dalla piazza, caratterizzata dalla presenza della Chiesa di Sant’Agata e di una fontana di acqua potabile, si prosegue in direzione del Circolo, a 200 m di distanza. Da qui si lascia il paese attraverso un sentiero che sale in direzione Est lungo le pendici del Monte Civita, alternandosi tra ampi prati e tratti di bosco.
Proseguire fino alla cima del Monte Civita dove, una volta raggiunta la sommità, la vista si aprirà a 360° intorno a voi, mentre alcune vecchie capanne dei pastori fanno da testimone al panorama mozzafiato.
Proseguire lungo il sentiero segnato dai mezzi agricoli che taglia la grossa radura scoperta, fino ad un imbocco che scende all’interno di un bosco di noceti e castagni.
Dopo alcuni tornanti, ci si ricongiunge con un’altra mulattiera proprio nel punto in cui sorge la Chiesa della Madonna della Neve.
Edificata nel XV secolo, esternamente si presenta con un ampio porticato che poggia su colonne a base quadrata che sostengono il tetto a capriate a vista. L’interno è molto semplice, a navata unica e conserva alcuni affreschi del XV secolo, realizzati secondo lo stile degli artisti Panfilo da Spoleto e Pietro Alemanno. In passato, specialmente nelle Marche, le chiese, le cappelle e le edicole votive dedicate alla Madonna della Neve erano costruite in luoghi chiamati neviere. Erano luoghi di raccolta e conservazione della neve, creati per renderla fruibile ai alla comunità per diversi scopi, tra cui la conservazione del cibo.

Anziché scendere a sinistra in direzione della frazione Faete, proseguire in salita verso destra, e al primo incrocio dopo 500 m mantenersi ancora sulla strada principale, senza imboccare a destra. Da qui in poi si intercettano diverse piste che entrano nel bosco realizzate dai taglialegna, pertanto diventa fondamentale seguire la segnaletica ai bivi (meglio ancora se accompagnata dalla traccia GPS) fino a raggiungere l’Eremo della Madonna dei Santi.
Completamente immerso nella natura, tra verdi boschi e pascoli, questo luogo di preghiera dal sapore molto intimo si presenta con un tetto a capanna che sporge sulla facciata e un piccolo campanile a vela.

Poco sotto l’Eremo, in direzione Spelonga, sono presenti nel bosco due massi di grosse dimensioni sui quali sono presenti interessanti incisioni, come croci e scale, iscrizioni con nomi e date che, secondo la tradizione popolare, sono riconducibili a riti di fertilità che si compivano nella zona.
Si continua lungo la strada principale, fino ad un quadrivio, dove occorrerà imboccare la strada al centro in discesa che vi permetterà di rientrare a Spelonga, passando nei pressi della Chiesetta dedicata a Sant’Emidio.

Si avvisano gli escursionisti della possibilità che alcuni tratti dei sentieri non risultino talvolta adeguatamente ripuliti (specialmente per via della ricrescita della vegetazione) e/o non adeguatamente segnati. “Arquata Potest” si scusa per eventuali disagi specificando in ogni caso che NON RISPONDE DI ALCUN TIPO DI RESPONSABILITA’, che rimane in via esclusiva in capo ai singoli escursionisti e frequentatori dei sentieri in questione.

Tempistica: 3h 15m

Distanza: 9,3 km

Quota minima: 880 m

Quota massima: 1170 m

Segnaletica presente: Sì

traccia GPS

ATTIVITA’ VICINE

Spelonga   ◦  333.3306711   ◦   fb💻

Spelonga   ◦  331.4020729   ◦   fb💻

Spelonga   ◦  328.4832520   ◦   sito💻

Spelonga   ◦  329.0197663  ◦   sito💻

Colle d’Arquata   ◦  324.7735875   ◦   fb💻