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ANELLO DI BORGO D’ARQUATA
(per escursionisti)

Parcheggiato il mezzo presso l’area SAE di Borgo1 (provvista di un bar e un generi alimentari), si parte superando il campetto sportivo e raggiungendo il bivio al quale occorre voltare a sinistra. Si procede lungo la strada che vi farà attraversare l’abitato di Borgo d’Arquata, che sorge lungo l’Antica Salaria (oggi SP129).

Dopo circa 500 m al bivio occorre andare ancora a sinistra e poi subito a destra, salendo in direzione di Camartina.
Arrivati nel paese, proseguire dritto mantenendo il fosso della Camartina sulla vs sinistra (l’asfalto lascerà presto il posto allo sterrato).
Poche centinaia di m più avanti al bivio prendere la sinistra e continuare a salire sulla strada che attraversa i magnifici castagneti della zona.
Dopo circa 1 km ci saranno altri 2 bivi ai quali occorre tenere la destra, passando così di fianco alla Vena de Corvi (945 m).

Si continua a salire fino a raggiungere, dopo un paio di tornanti, un’area pic-nic, ideale per una sosta, nei pressi della fonte denominata “la Botte” (situata poco distante, a circa 30 m di distanza, dall’evidente cartello) a 1000 m. di altitudine. Questa sorgente anticamente era quella che riforniva l’acqua ad Arquata capoluogo, prima della costruzione dell’acquedotto del Pescara.

L’itinerario sale fino ai ruderi dell’antica “Casa del Conte Gallo” per poi giungere ad un bivio: proseguire dritto continuando a salire lungo la carrareccia con leggera pendenza, permettendo ampi scorci sui Monti della Laga, mentre ci si avvicina sempre di più alle scenografiche pendici del Monte Vettore (2478 m).
A circa 6 km dall’inizio del percorso, ad un’altezza di m 1220, una curva a gomito mostra sulla sinistra il bivio in direzione di Fonte Cappella (dopo 100 m), altra possibile e piacevole sosta per rifornimento d’acqua.
Altrimenti proseguire a destra, lungo il tracciato che raggiunge Colle del Quarto, località anche denominata “Picchio 7” (1280 m), spettacolare balcone naturale sulla Vallata del Tronto e sulle catene circostanti, in passato utilizzato come punto di avvistamento antincendi (da cui il nome).

A questo punto il sentiero sbocca sulla strada SP89: si scende a destra proseguendo per 500 m per poi rientrare più avanti sulla sinistra, di nuovo nel bosco attraversando la Pineta di Pretare e poi riscendendo lungo il sentiero delle Veticare.
Prima di giungere a Pretare si passa a fianco ad una antica fornace con area di sosta.

Da Pretare si può raggiungere Piedilama in due modi: o si percorre sull’asfalto la SP89 per circa 2 km, oppure si passa attraverso i boschi lungo il Fosso della Pianella.
Se si vuole percorrere questa seconda opzione, appena dopo il Ristorante “Rifugio degli Alpini”, noterete sulla destra una stradina che lascia la SP89 costeggiando il parco comunale. Imboccatela, continuando a scendere.
Scendendo per un centinaio di metri lascerete sulla vostra destra alcune casette di rimessaggio e un depuratore, prima che il sentiero inizi ad entrare nel bosco alternandosi a prati.
Continuare il tragitto facendo attenzione alla segnaletica orizzontale lungo il tracciato che prosegue verso sud, superando le rovine di un antico mulino (evitare di avvicinarsi in quanto la struttura è pericolante), fra tratti di bosco e aperture sulla vallata, quasi in parallelo al Fosso della Pianella e alla SP89 che collega le frazioni.
Circa a metà del percorso vi imbatterete in Fonte Sant’Egidio, una pòlla di acqua potabile che sgorga ai piedi di un’enorme roccia a formare una grotta.
Ai piedi della stessa è stata collocata una statua dell’omonimo santo, patrono di Piedilama.
Gli abitanti di questa frazione ritenevano la fonte miracolosa ed erano pertanto soliti utilizzarne le acque per gli impacchi o per dissetare i malati.
Superata la fonte, si continua a scendere in direzione sud passando prima su una passerella che costeggia un fosso (abbastanza ricco di acque a primavera, quando occorre prestare maggiore attenzione), e poi si supera un ponticello di legno per rientrare così su Piedilama, seguendo le indicazioni della segnaletica.
Una volta superata la zona rossa di Piedilama si raggiunge nuovamente la SP89 che nell’ultimo tratto porta alla zona SAE, dove è presente un bar.

Poi, raggiunta Piedilama (818 m), per proseguire verso Borgo non occorre raggiungere l’area SAE, bensì evitando la zona rossa si imbocca già prima la stradina sulla sinistra che dalla SP89 entra nel paese (evidenziata dalla freccia segnaletica in legno) lungo il sentiero che collega Piedilama e Borgo.
Lasciate le ultime case di Piedilama alle vostre spalle, occorre mantenere la destra sia al primo che al secondo bivio.
La mulattiera inizia a salire per paio di km in direzione del Colle Forcella che, una volta raggiunto, regala numerosi spunti panoramici sulle catene circostanti, con lo sguardo che spazia dal Vettore a nord, il re dei Sibillini, fino al Pizzo di Sevo a sud (2419 m), in direzione dei Monti della Laga.
Dopo un breve tratto pianeggiante, il tracciato inizia a scendere e, dopo un altro tratto privo di bosco, si rientra nello stesso finché non si giunge ad un bivio:

– andando dritto al bivio la strada scende per circa 200 metri fino ad arrivare al “Belvedere San Francesco”: uno scoglio che sorge sopra l’omonima Chiesa dedicata al patrono di Borgo, con vista panoramica su Arquata capoluogo.
– Per proseguire verso Borgo, invece, occorre voltare a sinistra, continuando a scendere la costa della Pisciallonga.

Da qui la strada non è più la comoda mulattiera da trattore ma un vero e proprio tracciato nel bosco, che passa sulla sommità della Macchia di San Pietro scendendo prima lentamente, e poi in maniera più ripida fino a ricongiungersi con una strada brecciata, dove occorre voltare a sinistra e continuare a scendere.
Fatti 100 m, si raggiunge una curva a gomito a sinistra: si prosegue sulla strada principale, ignorando il percorso che appare inizialmente aperto proprio sulla curva (che porta al Fontanile Palombini, una fonte d’acqua non potabile).
Si continua così a scendere fino al paese di Borgo (685 m), che appare sotto i vostri occhi, con ampie vedute su Arquata capoluogo (777 m).

Si avvisano gli escursionisti della possibilità che alcuni tratti dei sentieri non risultino talvolta adeguatamente ripuliti (specialmente per via della ricrescita della vegetazione) e/o non adeguatamente segnati. “Arquata Potest” si scusa per eventuali disagi specificando in ogni caso che NON RISPONDE DI ALCUN TIPO DI RESPONSABILITA’, che rimane in via esclusiva in capo ai singoli escursionisti e frequentatori dei sentieri in questione.

Distanza: 16,4 km

Dislivello: 650 m

Quota minima: 650 m

Quota massima: 1300 m

Segnaletica presente: Sì

Sentieri: n° 107-551

traccia GPS

ATTIVITA’ VICINE

Borgo   ◦  349.5243960

Borgo   ◦  333.3269594

Piedilama   ◦  389.7975081

Pretare   ◦   347.0875331   ◦   fb💻

Forca di Presta   ◦  328.0463947   ◦   sito💻

Borgo   ◦  349.3704083 (pernottamento in autogestione)