SPELONGA – TRISUNGO
Tempistica: 55 m
Distanza: 2,52 km
Dislivello: 255 m
Quota minima: 633 m
Quota massima: 875 m
Sentiero n° 301 – 311
Segnaletica presente: Sì
traccia GPS
DESCRIZIONE ITINERARIO
L’itinerario, ripristinato da “Arquata Potest” a seguito di battute di recupero svoltesi in periodi diversi già dal marzo 2016, unisce due tracciati distinti: quello che va da Trisungo a Faete (nr. 301 – recuperato nel dicembre 2018) e, successivamente, quello che va da Faete a Spelonga (nr. 311 – giugno 2018).
PARTENDO DA TRISUNGO:
La prima parte (Trisungo-Faete) consiste in un antico tracciato poi reso via carrabile (successivamente dismessa): la larghezza dello stesso, infatti, in alcuni tratti raggiunge i 6 metri, rendendolo pertanto percorribile con le ciaspole durante l’inverno e, per via della scarsa pendenza, risulta essere adatto anche alle mountain-bike.
L’ingresso di Trisungo si trova nella parte più alta del paese, sul lato opposto rispetto al cartello informativo #Camminarquata installato lungo la S.P. 20. Imboccato qui il sentiero che sale (indicato anche da una freccia segnaletica in legno), appunto, in direzione di Faete, si incrocia una volta la S.P. 20 e, proseguendo, si esce poco prima della Chiesa di San Matteo, giungendo a Faete nelle vicinanze del campetto sportivo.
La seconda parte (Faete-Spelonga) è invece piuttosto ripida e non è adatta alle mountain-bike. Gli escursionisti che lo frequenteranno, tuttavia, saranno ampiamente ripagati dalla presenza di stupendi muretti a secco, spesso su entrambi i lati del sentiero, in alcuni punti alti fino a due metri. Il tutto è arricchito da tratti di selciato ancora ben conservato che aiutavano il passo degli animali da soma in antichità.
Quando, fino agli anni cinquanta, non esisteva ancora la S.P. “Trisungo – Colle d’Arquata”, questi percorsi avevano rappresentato per secoli le uniche vie di comunicazione e gli abitanti del posto erano obbligati ad inviare 3-4 volte all’anno diversi membri della famiglia a ripristinarne i tratti compromessi.
Da Faete, l’ingresso si trova nei pressi dell’antica Chiesa di San Matteo (vicino al campetto sportivo, lungo la SP 20 Trisungo-Colle), attraversa un magnifico castagneto secolare che in un tratto si apre con una panoramica sulla parte di Arquata capoluogo e la sua Rocca che hanno stoicamente resistito ai terribili eventi sismici. Dopo un tratto pianeggiante, a circa metà del percorso, si giunge ad un bivio: è necessario voltare a sinistra per risalire in direzione Spelonga.
PARTENDO DA SPELONGA:
Se invece si parte da Spelonga, dove l’ingresso è indicato dalle frecce proprio all’inizio del paese, dopo aver percorso metà del tracciato in discesa occorrerà prestare attenzione alla segnaletica orizzontale che indicherà il momento in cui sarà opportuno voltare a destra in direzione di Faete, proseguendo così l’itinerario nella sua parte più pianeggiante.
Un volta raggiunta Faete, uscendo nei pressi della Chiesa di San Matteo e del campetto da calcio, proseguire sulla S.P. 20 verso il basso finché, circa 50 metri dopo, sulla sinistra la freccia indicativa mostrerà il punto di ingresso del sentiero 301 che prosegue fino a Trisungo.
Itinerario particolarmente interessante, per il quale è necessario fare una precisazione in più: poiché attraversa dei castagneti, si specifica che essi rappresentano una risorsa vitale per i loro proprietari. Pertanto, per rispetto verso la montagna e le sue genti, si pregano i visitatori di restare sul percorso segnato, di non raccogliere castagne, marroni o ricci lungo il tracciato e di evitarne la frequentazione nel mese di ottobre (periodo della raccolta).
Si avvisano gli escursionisti della possibilità che alcuni tratti dei sentieri non risultino talvolta adeguatamente ripuliti (specialmente per via della ricrescita della vegetazione) e/o non adeguatamente segnati. “Arquata Potest” si scusa per eventuali disagi specificando in ogni caso che NON RISPONDE DI ALCUN TIPO DI RESPONSABILITA’, che rimane in via esclusiva in capo ai singoli escursionisti e frequentatori dei sentieri in questione.